Flavia Valentini, coordinatrice infermieristica con la passione per la cucina, un giorno trova uno strano tagliapasta in un mercatino dell’usato. Al formato risultante, l’elemento innovativo: una semplice piega ed ecco un imbutino.
Gli imbutini, nati a Ozzano dell’Emilia in provincia di Bologna e ormai conosciuti in tutta la regione, puntano adesso a una diffusione nazionale. Recentemente, infatti, l’ideatrice si è rivolta al Cna di Bologna ed è stata messa in contatto con un’azienda produttrice di pasta di Minerbio che ha adottato la macchina di realizzazione degli imbutini – a suo tempo ideata da uno studio tecnico di Argelato – inserendo il formato nella propria linea di produzione.
Materie prime – sempre più etiche e sostenibili – e cambia la percezione del panificio, ora punto di riferimento che si allarga anche ai dolci. Questa guida sancisce in un certo senso, una nuova era per i maestri panificatori che, grazie al loro impegno e alla loro passione, stanno rivoluzionando un mondo che coinvolge sempre più giovani nello studio e la pratica dell’arte bianca.