Domenica 16 ottobre verrà celebrata la giornata mondiale del pane. In Italia, com’è noto, il pane rappresenta un inestimabile patrimonio culturale da tutelare e da promuovere: le circa 250 tipologie di pane (compresi 5 pani IGP e 3 pani DOP) costituiscono uno scrigno che racconta l’Italia attraverso la peculiarità dei propri territori, custodendo valori legati alla tradizione oltre che simbolici.
“La produzione, da parte dei nostri Molini, di farine e semole destinate alla sola panificazione, sia essa artigianale o industriale, ammonta annualmente in circa 2.400.000 tonnellate, alle quali aggiungere circa 250.000 tonnellate destinate ai prodotti sostitutivi del pane” evidenzia Andrea Valente, Presidente Italmopa “un quantitativo, complessivamente, in costante riduzione non solo per la giusta attenzione alla riduzione dello spreco alimentare ma anche, e purtroppo, per campagne che, irresponsabilmente, e ignorando le indicazioni scientifiche contenute nelle “Linee Guida per una sana alimentazione” del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), hanno convinto molti consumatori ad eliminare o a ridurre drasticamente i carboidrati in generale ed il pane in particolare dalle loro diete alimentari. È invece opportuno ricordare che il pane è un alimento particolarmente saziante, ricco di importanti proprietà nutrizionali indispensabili al nostro fabbisogno quotidiano quali fibre, proteine, vitamine soprattutto del gruppo B (B1, B2, PP) e minerali (ferro, calcio, fosforo). Ed è per questo che riteniamo che il pane debba continuare a rimanere un assoluto protagonista del nostro modello alimentare, anche avvalendosi di opportune attività istituzionali di informazione e di promozione promosse dalle rappresentanze della filiera e dalle Amministrazioni competenti”.