Quando si consuma un piatto di pasta, oltre alla qualità e alle proprietà organolettiche del prodotto, c’è anche altro da valutare. Come ad esempio la derivazione, cioè i passaggi della filiera produttiva. Questo è ciò su cui ha puntato con decisione 28 Pastai, pastificio artigianale IGP di Gragnano in cui viene prodotta pasta senza pesticidi e glifosato. Grazie alla certificazione blockchian, 28 Pastai è la prima pasta italiana interamente tracciata: ogni consumatore può verificare tutti i passaggi della filiera produttiva inquadrando con il telefono il QR code presente sulla confezione. Origine del grano, semola selezionata dal mulino di fiducia, tempo e temperatura di essiccazione della pasta e confezionamento del prodotto: questo è ciò che i consumatori possono controllare semplicemente inquadrando il QR code delle confezioni.
“Questa tecnologia – racconta Elena Elefante, alla guida del pastificio – è un registro digitale pubblico sicuro, verificabile e permanente nel tempo e grazie ad essa possiamo raccontarvi tutto della nostra pasta e lasciarvi verificare, con la massima semplicità, l’origine del grano, il tempo e la temperatura di essiccazione. Una vera e propria rivoluzione”.