L’export agroalimentare italiano continua a crescere anche fuori dall’Unione Europea, dove ha raggiunto il valore di 26 miliardi nel 2022. Una cifra importante, se si pensa che rappresenta oltre il 43% del totale delle esportazioni. Inoltre, il +14% fatto registrare dal food made in Italy rappresenta un record storico. A trainare ancora una volta il comparto c’è la pasta, seguita dal vino e dall’ortofrutta: tra i paesi in cui la richiesta è aumentata maggiormente figurano Turchia (+23%), Stati Uniti (+20%) e Regno Unito (+18%).
La notizia è stata recepita e commentata con entusiasmo da Coldiretti, dopo i dati positivi relativi allo scorso anno. Il presidente Ettore Prandini però guarda oltre e rilancia: “Per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia nazionale serve ora agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo” oltre a “cogliere l’opportunità del Pnrr per modernizzare la logistica nazionale che ogni anno rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export”.