La Puglia si conferma come la regione più cerealicola d’Italia, con oltre 1,2 milioni di ettari coltivati a grano duro. Nonostante l’incertezza dovuta a costi di produzione fluttuanti e alla siccità persistente, la Puglia si conferma come principale produttore italiano di grano, con 10 milioni di quintali prodotti mediamente ogni anno. Un primato a cui ha fatto seguito un grande balzo dell’export della pasta pugliese nel mondo, considerando l’aumento delle vendite di pasta all’estero del 42,6% nei primi 9 mesi del 2022. Ma si può fare ancora di più: secondo Coldiretti le superfici seminate “potrebbero raddoppiare con la produzione di grano che deve puntare sull’aggregazione, essere sostenuta da servizi adeguati e tendere ad una sempre più alta qualità, scommettendo esclusivamente su varietà pregiate, riconosciute ormai a livello mondiale”.
La pasta con grano prodotto in Italia gode dunque di ottima salute: “Gli acquisti di pasta fatta al 100% di grano made in Italy – si legge ancora nella nota di Coldiretti – sono cresciuti ad un ritmo di quasi 2 volte e mezzo superiore a quello medio della pasta secca anche per effetto dello smart working e del lungo lockdown per combattere l’emergenza covid che ha costretto i cittadini in casa. Il risultato è che già oggi un pacco di pasta su 5 venduto al supermercato – precisa Coldiretti – utilizza grano duro coltivato in Italia, con la Puglia leader nella produzione dove si stima per la campagna ancora in corso un calo del 45% a causa del clima pazzo per le gelate e la siccità, ma di qualità ottima.