Si parla molto di sovranità alimentare, specie in questo periodo storico in cui tale dicitura è stata inserita all’interno del Ministero dell’agricoltura. E proprio per questo arriva dal presidente Cia-Agricoltori Italiani Cristiano Fini, un monito per la produzione agricola di grano duro. E quindi per la realizzazione della pasta made in Italy. Il prezzo del grano duro infatti continua ad andare giù, con un conseguente crollo delle azioni, mentre crescono i prezzi dei prodotti trasformati all’interno della filiera e le esportazioni sono cresciute al ritmo del +5% nel 2022, per un valore totale di 3,7 miliardi. Così la produzione di pasta made in Italy andrebbe in affanno.
Cia pone l’attenzione sulla valorizzazione dell’origine del prodotto e chiede maggiori risorse da investire sui contratti di filiera che favoriscano le produzioni domestiche, incentivando la coltivazione del grano duro Made in Italy. Per una strategia di medio/lungo periodo Cia ritiene, inoltre, necessari forti investimenti in ricerca per aumentare le rese e favorire produzioni sempre più sostenibili anche in chiave ambientale.