Si celebra il 7 marzo la giornata mondiale dei cereali. Per cereale si intende ogni pianta erbacea, appartenente alla famiglia delle Graminacee, che produce semi amidacei, farinosi definiti cariossidi ma comunemente, e in modo improprio, chiamati “semi o chicchi” dalla cui macinazione si ottiene la farina.
Alcuni dati
I cereali a maggior consumo in Italia sono il frumento, il mais, l’orzo, il riso, il farro (anche la spelta) e la segale, mentre avena, sorgo e miglio vengono utilizzati prevalentemente nell’alimentazione del bestiame. La produzione cerealicola in Italia si attesta oltre i 169 milioni di quintali, su una superficie coltivata superiore ai 3 milioni di ettari. Il mais rappresenta il cereale più coltivato in Italia, con quasi la metà della produzione cerealicola complessiva. A seguire ci sono il frumento duro e il frumento tenero, rispettivamente con più di 39 milioni di quintali e più di 31 milioni di quintali. Nel Mezzogiorno e in Sicilia, in particolare, il comparto cerealicolo risulta largamente esteso e con notevoli quantità di produzioni. In Sicilia esistono infatti ben 52 varietà di grani duri, conosciuti come grani antichi siciliani.