In Australia l’etichettatura nutrizionale degli alimenti è regolamentata dall’“Australia New Zealand Food Standards Code”, Stan dard 1.2.8. La normativa australiana prevede l’obbligo di riportare in etichetta, oltre al valore energetico, la quantità dei seguenti nutrienti: proteine, grassi totali, grassi saturi, carboidrati (sottogruppo zuccheri) e sodio. Una differenza sostanziale rispetto ai regolamenti esaminati finora consta nel fatto che i carboidrati rappresentano sempre i “carboidrati per differenza”, ovvero sottraendo a 100 la quantità di macronutrienti (grassi, proteine, fibra),
umidità, ceneri e, qualora quantificati oppure aggiunti all’alimento, qualsiasi “carboidrato non disponibile” (eritritolo, glicerolo, isomalto, acidi organici, polidestrosio ecc.) (si veda “Table 2 to subclause 2(2)” dello Standard 1.2.8).
Pertanto, se un “carboidrato non disponibile” è stato sottratto alla quantità di “carboidrati per differenza” occorre dichiarare in etichetta il valore globale dei “carboidrati non disponibili”, mentre la dichiarazione della fibra è obbligatoria soltanto quando è riportato un claim riguardante le fibre, gli zuccheri oppure i carboidrati. In altri termini, la fibra alimentare nel primo contesto non è considerata un “carboidrato non disponibile” ai fini della dichiarazione nutrizionale. Oltre ai nutrienti indicati possono essere riportati altri elementi presenti nell’alimento, tuttavia devono essere dichiarati all’interno della tabella nutrizionale e vedremo più avanti nel presente articolo l’ordine di presentazione. Il valore energetico e la quantità di nutrienti devono essere riferiti sia alla porzione (“quantity per serving”) sia all’unità di alimento, ossia a 100 g (o 100 ml) di alimento in relazione alle sue caratteristiche.
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