Italmopa, Associazione Industriali Mugnai d’Italia, esprime la propria preoccupazione in merito alla riduzione degli scambi cerealicoli internazionali.
Lo fa attraverso le parole del presidente Emilio Ferrari, dalle quali traspare la necessità di trovare una soluzione per arginare una possibile crisi alimentare globale. “In questa situazione di grande incertezza- sottolinea il presidente Ferrari- non possiamo escludere la crescente tentazione sia da parte di alcuni Stati esportatori, di promuovere misure protezionistiche volte a tutelare, in primis, l’approvvigionamento del mercato interno, sia di alcuni detentori della materia prima di effettuare operazioni di ritenzione, con l’auspicio di un ulteriore incremento delle loro quotazioni.
La preoccupazione principale di Italmopa è che alcune nazioni, tra le quali l’Italia, potrebbero risentire particolarmente di questa situazione: “Il nostro Paese–prosegue Ferrari- strutturalmente deficitario rispetto al proprio fabbisogno in frumento, circostanza che non potrà in alcun modo essere superata neanche nel futuro, si troverebbe pertanto particolarmente esposto nel caso di un’insufficiente fluidità del commercio cerealicolo internazionale”.
“Nel corso delle ultime settimane- conclude- le nostre aziende molitorie, con particolare riferimento a quelle che operano nella trasformazione del frumento tenero per la produzione di farine, stanno così registrando, nonostante il forte incremento dei prezzi, una carenza di offerta che, se confermata, renderebbe problematici sia il corretto e continuo approvvigionamento dell’Industria in materia prima, sia la programmazione dei flussi logistici per quanto riguarda il prodotto proveniente dall’estero. Una situazione, pertanto, che dovrà essere attentamente monitorata e responsabilmente affrontata nell’interesse dei consumatori laddove questa nostra segnalazione dovesse malauguratamente trovare riscontro anche nel corso delle prossime settimane”.