I continui flussi migratori e la conseguente multietnicità della nostra società hanno portato a una fusione di tradizioni e culture, anche nel settore alimentare. Il cibo, infatti, non solo mantiene in vita il legame con la propria cultura d’origine, ma rappresenta anche un catalizzatore di integrazione e inclusione per gli immigrati e, nel contempo, un’opportunità per il paese ospitante per conoscere e introdurre nelle proprie abitudini alimentari nuove materie prime. Attualmente, gli immigrati in Italia sono quasi 5 milioni, pari a circa l’8,5% della popolazione nazionale, e tra questi il 22,5% proviene dall’Africa. Tra gli alimenti più consumati in Africa, il sorgo, la manioca e il grano duro rappresentano la maggiore fonte di carboidrati.
Sorgo e manioca: caratteristiche e potenzialità
Il sorgo (Sorghum bicolor Moench) è la quinta coltura cerealicola più diffusa dopo frumento, riso, mais e orzo. Esso rappresenta una importante coltura delle regioni aride tropicali e sub-tropicali dove viene utilizzato nella preparazione di cibi e bevande. La coltivazione è diffusa anche nelle zone temperate di Stati Uniti, Australia ed Europa con un utilizzo prevalentemente zootecnico; recentemente viene anche proposto per la produzione industriale di biomasse, etanolo e bioplastiche.
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