Ancora qualche settimana e poi le cose dovrebbero andare meglio. È quanto emerge da un’intervista rilasciata dal titolare dei Conad Galilei e Fontana di Ravenna Paolo De Lorenzi, in merito all’aumento dei costi della pasta.
Secondo l’imprenditore potrebbe esserci un ulteriore aumento di circa il 5%, per via della produzione di grano inferiore del 15% rispetto agli anni passati a causa di siccità e aumento del costo dell’energia che incidono sui processi di essicazione del grano stesso. Ma l’apice sarebbe proprio questo, per poi virare verso un piccolo miglioramento che diventerà molto più significativo dall’inizio del 2023. Questo grazie anche al calo dell’inflazione, che porterà anche un calo del costo della pasta.
E le abitudini di consumatori?
De Lorenzi ha notato molta più attenzione nel fare la spesa da parte degli italiani: si prediligono marchi meno costosi, inoltre le grandi spese sono molto meno frequenti.