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Quale futuro per il Made in Italy?

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Sul futuro del Made in Italy pesa l’incertezza determinata dalle misure daziarie stabilite dall’Amministrazione americana, nonostante la sospensione di 90 giorni annunciata nelle ultime settimane per i dazi cosiddetti “reciproci”, che comunque tiene fermo il dazio aggiuntivo di base del 10% fino alla scadenza del termine dei 90 gg.

Certamente si confida non solo nell’azione diplomatica dell’Unione europea per una positiva composizione della vicenda, ma anche nel ruolo incisivo che sta svolgendo la presidente del Consiglio dei Ministri per scongiurare contromisure Ue che potrebbero rivelarsi per le imprese italiane tanto dannose quanto le misure stesse. La preoccupazione maggiore è quella legata alle variazioni dei mercati finanziari mondiali che rischia di travasarsi sull’economia reale, imprese e consumatori, rallentando i consumi a livello globale, in un contesto in cui il mercato interno ha iniziato a flettere da inizio anno.

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