Nell’ultimo periodo si sente sempre più parlare di filiera grano-pasta in Sicilia, la Regione italiana che ha dato i natali al celebre alimento e che da sempre rivendica un ruolo di preminenza nella sua produzione.
Che si tratti di marketing o meno, va sottolineato che questa realtà si è strutturata da tempo ed è rappresentata, nella Regione, anche dal pastificio Poiatti. Quest’azienda è un fiore all’occhiello del Made in Sicily che esporta la pasta siciliana in Europa e nel mondo.
A supporto di quanto detto, Poiatti si avvale di un efficientissimo laboratorio per seguire e controllare l’intera filiera produttiva, una garanzia di assoluta qualità per il consumatore. Ma come noto, tutte le attività, le idee, le proposte, affinché si concretizzino e si strutturino necessitano di essere adeguatamente comunicate.
E la comunicazione deve essere effettuata su canali riconosciuti che perseguano, oltre a una corretta informazione, anche la diffusione della cultura dell’alimentazione e dei territori in cui quest’ultima si sviluppa. Un ringraziamento sentito va quindi al pastificio Poiatti che ha scelto il “vestito della festa” per raccontare da dove è partita, dove si trova e dove è diretta.
Pastificio Poiatti è una storica realtà siciliana. Quali sono state le tappe salienti dell’evoluzione della vostra azienda?
La nostra storia inizia nel 1946, quando Domenico Poiatti ha avuto l’audace visione di creare un pastificio a Mazara del Vallo, in Sicilia, in un periodo di profondi cambiamenti per l’Italia. Da allora, abbiamo trasformato una piccola realtà imprenditoriale in un’icona della produzione di pasta siciliana di alta qualità. Negli anni ’50 e ’60, con l’introduzione nei supermercati e l’espansione oltre i confini dell’isola, abbiamo portato la nostra pasta nelle case di sempre più famiglie italiane.
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