Per aumentare la produzione europea di cereali e piante proteiche è ora possibile coltivare i terreni fino ad oggi messi a riposo. Per contrastare l’impatto economico della guerra in Ucraina nel settore agroalimentare, inoltre, è stato stabilito il ricorso ai fondi della riserva di crisi della Pac (circa 500 milioni di euro). L’Italia conterà su un’assegnazione di oltre 48 milioni di euro: sono queste alcune delle indicazioni formulate dalla sessione del Consiglio Agricoltura della Unione Europea svoltasi il 21 marzo scorso a Bruxelles.
Sono 4 milioni, secondo le stime fornite a margine del consiglio, gli ettari finora a riposo negli Stati Membri che potranno essere seminati nuovamente. Durante il consiglio anche un collegamento video con il ministro ucraino dell’Agricoltura che ha sottolineato la carenza di sementi e carburante. Il presidente di turno del Consiglio, Julien Denormandie ha assicurato fornitura di aiuti alimentari da parte dell’Europa.
Durante la riunione dei ministri dell’Agricoltura dei 27 stati membri si è fatto anche il punto sui piani strategici nazionali relativi all’applicazione della nuova Pac: questi ultimi devono essere approvati al massimo entro giugno, per dare agli agricoltori, nei giusti tempi, un quadro di riferimento sulle nuove norme.